Ponza
L’isola di Ponza è un meraviglioso esempio di natura mediterranea che ancora conserva gli elementi più tipici dell’ambiente originario. Rivestita dalla macchia mediterranea e avvolta dal profumo di cisti e di ginestre, ha subito nel tempo radicali disboscamenti per far spazio alle case e alle pratiche agricole. Le sue coste alte e frastagliate, battute dalle onde del mare, sono movimentate da splendide e ampie spiagge di sabbia e di sassi, grotte, anfratti e piscine naturali, che danno vita nell’insieme ad un’isola alquanto suggestiva. L’aspetto è collinare, formato da rocce vulcaniche, fortemente erose dall’acqua e dal vento, alterate dal sole che ne sfuma i colori. La sua nascita come isola è molto antica come le sue rocce e la sua storia.
I primi abitanti furono gli Ausoni nel 1500 a.C., poi furono i Romani a dominarla. In seguito, fu teatro di guerre, conquiste e persino adibita a luogo di esilio e segregazione. Dopo le incursioni saracene e turche, per un lungo periodo rimase disabitata per poi nel 1700 essere di nuovo popolata da gente dell’isola di Ischia e della Campania. I resti archeologici del suo burrascoso passato si rinvengono numerosi sull’isola, come il tunnel per giungere dal paese a Chiaia di Luna che risale all’età augustea, i resti di alcune ville romane di età repubblicana nelle località Punta della Madonna, Sant’Antonio e Santa Maria. Le cisterne romane erano situate a Punta della Madonna, a Dragona e nelle grotte di Pilato e del Serpente. Attraverso gallerie drenanti confluivano le acque in un unico acquedotto che serviva il porto e le ville marittime. Inoltre, sono presenti a Ponza due necropoli romane con ruderi di tombe ipogee. Sotto un moderno edificio nel centro storico del paese è stato rinvenuto un mitreo risalente al II e IV secolo d.C., con la nicchia, il podio e la volta che mostra affrescati i segni zodiacali
La spiaggia Chiaia di Luna è quella più ambita e la più popolare. Si tratta di una piccola spiaggia esposta ad ovest, protetta dal vento da una parete di roccia bianca molto elevata. La baia è accessibile via mare o tramite il tunnel di epoca romana. A seguito di un grave incidente avvenuto nell’estate del 2001, l’accesso alla spiaggia è stato proibito per molto tempo. Anticamente, a Chiaia di Luna era ubicato un porto greco e, ancora oggi, nei fondali limitrofi è possibile rinvenire resti di antiche costruzioni o frammenti di anfore.
La spiaggia di Frontone è l’unica facilmente raggiungibile dal porto, grazie a un collegamento garantito da noleggiatori presso la Banchina Nuova.
Una tra le più belle è la spiaggia di Lucia Rosa che dal centro paese può essere raggiunta con i pullman di linea o con un taxi. In questa spiaggia dominano le rocce che formano nel mare le piscine naturali dove tuffarsi è un incanto.
Cala Fonte è una suggestiva insenatura naturale dove l’acqua è particolarmente limpida. Qui, la mattina presto e al tramonto i pescatori si preparano nel modo tipico ponzese per le battute in mare. Un taxi barca da Cala Fonte può raggiungere la vicina Spiaggia delle Felci, molto rinomata e ricca di vita nel mare cristallino.
Infine, le Grotte di Pilato sono un insieme di caverne di epoca romana, scavate a livello del mare e raggiungibili solo con la barca: un tuffo nel mare azzurro di Ponza e nella storia più antica dei suoi abitanti.
Le ricorrenze religiose che si celebrano a Ponza sono diverse, tra queste la festa di San Silverio, patrono dell’isola, è la più sentita dagli abitanti molto devoti al Santo. Si svolge dal 9 giugno al 20 luglio ma il giorno culmine è il 20 giugno, quando parte solenne la processione dalla Chiesa della S.S.Trinità. La manifestazione inizia via terra, poi la tradizione vuole che siano i pescatori ponzesi, con le loro barche, a continuare il “cammino” via mare.
Turismo e pesca sono le fonti principali dell’economia ponzese mentre la produzione agricola è limitata ma di qualità superlativa, come le lenticchie e il vino. A Ponza, ricca di fertili suoli vulcanici e caratterizzata da un microclima particolarmente favorevole, veniva prodotto il vino in abbondanza fin dall’antichità. Oggi, come in passato, i vigneti, disposti in filari bassi e regolari, sfruttano piccoli lembi di terra scoscesa o di altopiani nelle aree più interne, circondati dai fianchi montuosi che ne proteggono il perfetto sviluppo dei frutti, riparandoli dall’arrivo dei venti più forti. Il Bianco Lella, è un vino che nasce ha Ponza, il suo colore come il sapore sono decisamente particolari, il nettare di Bacco si armonizza perfettamente all’atmosfera isolana e assaporarlo al tramonto, in uno dei tanti locali del porto, è pura poesia.
Per arrivare a Ponza è molto semplice: è collegata alla terraferma da traghetti ed aliscafi. con corse regolari da Formia e da Terracina e stagionalmente anche da Anzio, Napoli e Ischia. È inoltre collegata occasionalmente e solo durante la stagione estiva con la vicina isola di Ventotene.