A Sud del porto di Andoany si trova Nosy Komba, l’Isola dei lemuri. I Komba (maki macaco) sono animali tranquilli e curiosi, abituati alla presenza dell’uomo. È facile attirare la loro attenzione, al grido di “maki maki” compaiono sempre ed è facile conquistarli, serve soltanto una banana. Endemici del Madagascar, i maschi sono ricoperti da un folto pelo nero mentre le femmine, molto più belle, mostrano un manto marrone chiaro, con sfumature rossastre. Ambo i sessi possiedono un collare di pelo ispido, che nel maschio è nero, mentre nella femmina è bianco crema. Le dimensioni sono quelle di un gatto domestico con l’aggiunta della coda, lunga quanto il corpo.
Questi animali sono diffusi, oltre che a Nosy Komba, nella regione nord-occidentale del Madagascar e sulla prospiciente isola di Nosy Be. Il loro habitat è principalmente quello della foresta pluviale ma, con la crescente antropizzazione del loro areale, si sono adattati a vivere anche nelle piantagioni e nei giardini pubblici.
L’isola di Nosy Komba, di origine vulcanica e ricoperta da una fitta vegetazione, ospita un villaggio di pescatori estremamente suggestivo. Gli abitanti sono abituati alla presenza di molti turisti ed anche i lemuri che in questo luogo, attratti dalla grande quantità di cibo che viene loro offerto, non hanno quasi bisogno di richiami per farsi vedere e farsi coccolare. È possibile prenderli in braccio e accarezzarli, sembrano gradire queste attenzioni.
Non solo lemuri a Nosy Komba ma anche camaleonti, tartarughe e serpenti.
Nel vortice entusiasmante creato dalla moltitudine di proscimmie che circondano i turisti per accaparrarsi una banana, le guide malgasce mostrano un boa costrictor, permettono di toccarlo e di adagiarselo sul collo, come una sciarpa. Non ho saputo resistere, l’ho fatto! La sua fredda pelle mi ha rinfrescato completamente, poi ho cercato di consolarlo per quella indecorosa situazione cui doveva sottostare, in balia dei turisti in cerca di emozioni, ma non credo che il serpente abbia gradito molto le mie carezze.
Percorrendo a piedi un sentiero, non troppo faticoso, è possibile raggiungere la cima più elevata dell’isola (630 m.) e godere di uno splendido panorama.
Nosy Komba non ha nulla da invidiare alle altre isole vicine, l’unico problema è rappresentato dalla sua fama e quindi dalla moltitudine di turisti che la visitano.
Nel contempo, i lemuri che la abitano appartengono ad una specie ritenuta vulnerabile, a rischio di estinzione.
Nella cultura del popolo malgascio il maki macaco è considerato portatore di cattiva sorte, diviene, dunque, tabù ucciderlo. In particolare, sull’isola di Nosy Komba è messaggero dell’oltretomba e cacciarlo vuol dire scatenare l’ira delle anime dei defunti su tutto il villaggio.