Monteriggioni
In Toscana, all’estremità sud-occidentale del Chianti, sorge Monteriggioni, situato alla sommità di un colle dalle pendici ricoperte di ulivi e vigneti. Un borgo del 1200 che nel mese di luglio si accende di musica e colori per una festa medievale, in memoria del suo passato storico. L’incantevole borgo parla di Medioevo e tradizioni antiche ancora estremamente vive, situato in un terra ancora più antica, con città e borghi di valore artistico e storico, come Siena, San Gimignano, o i piccoli villaggi del Chianti, avvolti da una natura che ancora conserva molti tratti del paesaggio originario, dove secolari boschi di leccio si alternano ad ampie distese di vigneti.
Siena nel duecento fondò il castello a scopo difensivo, un avamposto per controllare Firenze, la sua principale rivale e Monteriggioni svolse il suo ruolo militare fino a che Siena non fu conquistata da Firenze. Il borgo conserva ancora oggi gran parte delle strutture del XIII secolo e questa caratteristica lo rende unico nel vasto panorama dei borghi medievali della Toscana.
La cinta muraria, realizzata in pietra, abbraccia la sommità di una collina con un circuito di circa 570 metri. Esternamente sporgono quattordici torri a pianta rettangolare, mentre una quindicesima è addossata alla superficie interna. Si mostrano imponenti, come dovevano apparire nel Medioevo, tanto da suggerire a Dante una similitudine con i Giganti posti nell’Inferno: “…come su la cerchia tonda / Monteriggion di torri si corona, / così la proda che ‘l pozzo circonda / torreggiavan di mezza persona / li orribil giganti…” (Inf., XXXI, vv. 40-44).
È suggestivo percorre l’itinerario lungo la cinta muraria che mostra il borgo dall’alto in una prospettiva originale e apre la vista sulla campagna circostante, verso il Chianti e la Valdelsa, Si resta avvolti così, da un’atmosfera singolare, che stimola la fantasia a immaginare suoni e canti del passato, le voci dei soldati medievali in difesa del castello.
Si entrava nel borgo attraverso la Porta Franca o Romea, la più importante rivolta in direzione di Roma, mentre la Porta di Ponente guardava verso Firenze. Una terza porta, Porta Murata, si apriva sul lato sud-ovest della cinta muraria ma successivamente fu chiusa con mattoni ed oggi è ancora visibile la sua parte superiore, dalla strada bianca esterna alle mura,
La Pieve di Santa Maria Assunta è la chiesa posta sulla piazza principale e rappresenta il monumento del borgo che conserva intatti i caratteri medievali. Di raffinata ed elegante bellezza, la chiesa presenta un portale con arco in pietra sormontato da un’apertura circolare. Internamente è stata restaurata in epoca moderna e gli elementi di rilievo sono una campana del 1299 e un dipinto del XVII secolo che raffigura la Madonna del Rosario.
Il borgo custodisce anche un Museo, “Monteriggioni in arme” che racchiude una serie di fedeli riproduzioni di armi e armature medievali e rinascimentali. Inoltre, in ogni sala sarà possibile rivivere ogni particolare momento che ha segnato la storia di Monteriggioni,
Per avere un altro punto di osservazione basta percorrere il sentiero che attraversa l’abitato di Monteriggioni e prosegue fino alle pendici della Montagnola, il panorama del Castello e della piana del Casone. mostrano un paesaggio ancora diverso e ancora più affascinante.