Madagascar, lo sguardo dei bambini

I tuoi occhi sono fonti, nelle cui silenziose acque serene si specchia il cielo. (William Shakespeare)

C’è dolcezza infinita nei grandi occhi dei bambini malgasci. Il loro sguardo trascende le parole, la loro bellezza si percepisce dagli occhi perché quelli sono la porta del loro cuore, dell’innocenza, il posto nel quale risiede l’amore.

 

Con gli occhi spalancati i bambini ci guardavano, senza pudore, con domande che non si potevano esprimere, come se non fosse esistito il suono delle parole. I loro sguardi dicevano tutto d’un fiato, c’era un messaggio per noi nei loro occhi e per questo li abbiamo osservati molto bene. Ma erano occhi troppo belli, quasi insostenibili, ci siamo persi dentro dimenticando l’immediato.

 

Incontravamo sempre i bambini, nel nostro stato d’animo alterato dai raggi di sole, dall’aria pulita intrisa di gentilezza, circondati dal mare e immersi nella natura di quel l’unico mondo africano.

Abbiamo osservato i bambini che raccoglievano conchiglie sulla lunga spiaggia in secca, durante la bassa marea: erano più felici dell’uomo più ricco del mondo. Vivendo soltanto nel momento presente, godevano del sole, dell’aria salmastra della spiaggia, della meravigliosa distesa di sabbia. Erano lì e non pensavano ad altro, né al passato, né al futuro.

 

 

Abbiamo regalato ai bambini le matite colorate, le penne, i quaderni per la scuola ed anche qualche piccolo giocattolo. Tranquilli ridevano e si divertivano a mettere in pratica i semplici consigli che davamo loro, con totalità, intensamente, erano così assorbiti da scordare ogni altra cosa. Colori purissimi disegnavano i loro sguardi, ricchi di radiosa vitalità. Occhi vivaci, penetranti che hanno raggiunto la profondità del nostro mondo interiore.