Il legno è una ricchezza naturale del Madagascar. Abili artigiani ricavano dall’ebano e dal palissandro oggetti di grande valore artistico. La tipologia Zafimany è quella tipica degli intagliatori della foresta, mentre i lavori Marquetterie rappresentano fantastici mosaici dove vengono raffigurate scene di vita e di paesaggi naturali.
Le donne malgasce lavorano la corteccia dell’Avoha, una pianta semi acquatica, per realizzare Papier Antaimoro. Una specie di carta decorata con fiori, inseriti all’interno durante la fabbricazione. Ogni composizione diventa, così, una lavoro unico, poiché frutto della fantasia di chi lo esegue. Si utilizza questa carta per buste, fogli, album fotografici, carta regalo, porta-foto etc.
Si realizzano anche i Batik, sui quali, attraverso vari passaggi di colore, vengono create meravigliose raffigurazioni. Con il Bambù, intrecciato e assemblato, si ottengono oggetti per l’arredamento come armadietti e poltrone. Le fibre naturali, Rafia, Sisal e Raban, vengono lavorate soprattutto dalle donne e trasformate in ceste, borse, portaoggetti ed abbellite con fantasiose colorazioni.
Persino il mitico zebù viene usato nell’artigianato locale. Col corno si creano posate, ciotole, monili e souvenir che raffigurano vari animali.
Anche il ricamo sul cotone è un arte ad opera delle donne, che creano preziose tovaglie con raffigurazioni di tartarughe, fiori, frutta e scene di mare.
Infine, il cuoio ottenuto dalla concia della pelle dello zebù, viene utilizzato per realizzare ciabatte, borse e sandali.