I mille volti del Madagascar
Hai nel viso calmo un pensiero chiaro
che ti finge alle spalle la luce del mare.
(Cesare Pavese)
Sono tanti, tantissimi. Volti bellissimi, un po’ asiatici e un po’ africani.
Al pari della biodiversità che caratterizza il Madagascar quale isola unica al mondo, così il popolo malgascio appare eterogeneo nell’aspetto.
Visi segnati da fatiche, sofferenze, privazioni, volti di disperazione e di riconoscenza.
Volti che sorridono sempre.
E poi, ci sono i visi dei bambini, cresciuti in fretta, senza infanzia, senza giocattoli. Dolcissimi, spalancano i loro grandi occhi come finestre aperte sulla vita.
Colpiscono i volti così diversi che scorrono veloci nel vivere quotidiano, colpiscono le espressioni; alcuni incrociano i nostri sguardi, volti diversi dai nostri, estranei fino a quando non si sorride e ci si accorge che non è così.
Visi tristi ma deliziosi, pieni di luce, occhi luminosi con il loro modo di essere felici, di guardare le cose, di stupirsi, di avere paura.
Volti accoglienti ed ospitali, occhi che guardano gli spiriti legati alla natura, che abitano gli alberi, le rocce, i fiumi, il mare e le stelle: l’Universo intero ha un’anima e spiriti invisibili che vegliano sulla natura.
L’anima è la parte immortale dell’essere umano e attraverso i sogni, si manifesta nei sentimenti, nelle visioni, nelle esperienze di gioia e di paura, di amore e di ansia, vede luoghi diversi e incontra persone. L’animismo in cui credono i malgasci li rende sicuramente più sereni anche nell’affrontare un’esistenza piena di difficoltà e permette loro un certo qual senso di sicurezza: protetti dagli antenati defunti che sono venerati, che tutto vedono del mondo terreno e che continuano ad influenzare la vita dei loro parenti. Per loro viene celebrato il “famadihana”, una seconda sepoltura. Si tratta di una vera e propria festa alla quale per qualche istante anche noi occidentali abbiamo potuto partecipare. Abbiamo visto passare un corteo funebre che però sembrava una festa. Tanta allegria con suoni, canti e balli, trasportavano il defunto avvolto in veli di seta profumati.
I mille volti di un popolo straordinario, bellissimo, affascinante, entusiasmante quanto la terra in cui vive.
I mille volti della gente malgascia che rimarranno per sempre, con commovente nostalgia, impressi nella mia anima e nel mio cuore.