Eco-Lodge in Costa Rica
I nostri viaggi in Costa Rica sono stati veramente entusiasmanti, sia per la prorompente bellezza della natura, sia per l’accoglienza ricevuta dalla gente del luogo, in ognuno dei lodge dove abbiamo soggiornato. Tutto in Costa Rica è ecosostenibile e la “naturaleza” del paese è protetta da regole molto rigide, che tutti i costaricensi rispettano, anche coloro che si trovano lontani dai circuiti turistici più rinomati. Il divieto di fumo è integrale poiché anche nei luoghi pubblici all’aperto l’humo de tobaco danneggia le persone. Il pensiero ecosostenibile e la salvaguardia dell’ambiente vengono insegnati ai bambini in famiglia, come cultura di vita ma soprattutto nelle scuole viene divulgato l’amore e l’importanza della protezione naturalistica del paese: ne oro, ne diamanti, ne petrolio, la vera ricchezza è la biodiversità. Il turismo ecosostenibile, infatti, è la prima fonte di ricchezza del paese e tutte le strutture preposte all’accoglienza offrono ottimi servizi.
Avendo visitato tutto il Costa Rica, abbiamo avuto modo di sperimentare diverse strutture, da quelle lussuose ad altre più semplici, tutti lodge ecologici che offrono ai visitatori l’opportunità di vivere a stretto contatto con il mondo naturale, con la travolgente biodiversità della foresta che in questi luoghi raggiunge l’apoteosi della sua intrinseca bellezza.
El Establo Mountain Hotel, Heliconia ed Arenal Observatory Lodge – Monteverde ed Arenal
In località Monteverde abbiamo alloggiato all’El Establo Mountain Hotel, uno dei più importanti alberghi della zona.
Dalla terrazza della stanza, situata nel punto più alto dell’elegante struttura, il panorama era totale, un vasto oceano colorato delle più svariate tonalità di verde e in lontananza, come il profilo di nuvole nere, appariva la sagoma della Penisola di Nicoya, bagnata dal Pacifico che le donava riflessi argentati. Aspettavamo quel momento incantato, il tramonto, quando il sole scompariva all’orizzonte confondendosi con il mare e dipingendo di rosso le nuvole e il cielo. Nella sterminata foresta abbiamo incontrato l’armadillo, il quetzal, i colibrì, diversi scoiattoli e tante altre specie di animali. Un vero paradiso di bellezza naturale ed una perfetta organizzazione dedicata ai turisti.
La seconda volta che abbiamo visitato Monteverde, abbiamo alloggiato all’Hotel Heliconia, situato vicino all’Establo. Il servizio è stato abbastanza deludente, soprattutto per ciò che riguarda la ristorazione ma la stanza era grande, accogliente e piacevole con personale giovane, inesperto ma gentile.
In prossimità del vulcano Arenal abbiamo soggiornato nel Lodge El Paraiso, un vero incanto. Il vulcano si ergeva maestoso davanti alla finestra della nostra villetta, ed ogni mattina guardavamo quella montagna scura nella speranza di poterla osservare senza quel cumulo confuso di nubi bianche e grigie al di sopra della cima che, costantemente, nascondono il profilo perfetto del cono vulcanico. Oltre a monitorare l’aspetto dell’Arenal, controllavamo anche gli eventuali spostamenti di un bradipo che aveva eletto come sua dimora un albero piantato vicino al ristorante e alle piscine termali, forse la zona più movimentata del resort che nell’insieme era caratterizzato da una atmosfera tranquilla e rilassante.
La seconda volta che abbiamo visitato l’Arenal abbiamo scelto l’Arenal Observatory Lodge, nato come stazione di studi e di ricerca naturalistica e geologica per monitorare costantemente l’attività sismica del territorio. Successivamente, l’osservatorio si è trasformato in struttura ricettiva ma il museo geologico esiste ancora all’interno del parco ed anche gli strumenti per controllare lo stato del vulcano. La foresta tutt’attorno alla struttura è uno scrigno di sorprese naturalistiche e si trova a poca distanza dal Parco del Vulcano Arenal, che offre splendide escursioni panoramiche del paesaggio lavico. Inoltre, la sala per la ristorazione con una grande terrazza è situata ai piedi dell’Arenal, di fronte alla maestosa sagoma del vulcano e ad una mangiatoia che richiama una moltitudine di specie diverse di uccelli e di svariati altri animali.
Hotel de Campo e Natural Lodge Cano Negro – Cano Negro
I giorni trascorsi a Cano Negro sono stati preziosi non solo per le meraviglie che la natura ci donava di volta in volta, ma anche per l’incontro con Mauro e la sua famiglia, proprietari dell’Hotel De Campo. Patrizia bellissima e brava “cocinera” e Bruno Manara, il loro bambino anche lui bello e simpatico, un piccolo “cicerone” desideroso di comunicare ogni segreto del suo accattivante giardino. La loro casa è l’Hotel de Campo, situato in un frutteto di manghi e agrumi, accanto ad una laguna del Rio Frio. Un luogo ideale sia per intraprendere le escursioni lungo il fiume e catturare con la fotografia i numerosi uccelli, le iguane, le scimmie, i basilischi e tanti caimani, sia per gli appassionati di pesca sportiva, accompagnati da guide “ticos” esperte e gentili.
Mauro ha curato la sua terra in modo mirabile, arricchendo il frutteto con piante speciali, curative, di antica tradizione e sapere contadino. La sua passione si esterna sia nella scenografia che offre il giardino, sia nella trasformazione dei frutti in squisiti cocktails. Così, all’Hotel de Campo si possono bere gustosi succhi di frutta che esaltano il sapore esotico di questi luoghi incontaminati, lontani dai circuiti turistici più frequentati.
La piscina, lo stile degli arredi, il cibo raffinato, il caffè buonissimo ma soprattutto i preziosi consigli e l’ospitalità di Mauro hanno reso il nostro soggiorno a Cano Negro indimenticabile.
Nel nostro primo viaggio a Cano Negro, prima di conoscere la famiglia di Mauro e il loro Hotel de Campo, abbiamo alloggiato al Cano Negro Natural Lodge, una struttura dallo stile ecologico circondata dalla foresta, semplice, accogliente, con ampie stanze climatizzate ed una bella piscina situata in posizione strategica per osservare una grande varietà di uccelli, ospiti fissi del resort, e branchi di scimmie, che volteggiando acrobaticamente da un ramo all’altro, si nutrivano di foglie e di frutti.
Anche qui, i fiori attiravano i colibrì e uno stagno offriva l’habitat ideale a vari tipi di rane; non mancavano le scorribande degli scoiattoli, particolarmente attivi all’alba dopo il risveglio delle scimmie urlatrici.
Hacienda Barù – Cuna del Angel – Tabullia – Manuel Antonio -Dominical
Lungo la costa pacifica del Costa Rica, tra il Parque Nacional Manuel Antonio e il Parque Nacional Corcovado, è situata l’Hacienda Barù, un eco-lodge immerso nella foresta, che dista soltanto 2 km dall’immensità dell’oceano.
Abbiamo trascorso giornate meravigliose circondati dalla stravagante biodiversità della natura, che in Costa Rica si manifesta in tutto il territorio. E’ un luogo attraente per gli amanti del verde, dei fiori, degli animali, del mondo naturale. Tutto sembra fuorché una struttura ricettiva. Le poche stanze sono piccole villette semplici ma confortevoli, circondate dalla vegetazione e il piccolo ristorante all’aperto è corredato da alcuni gazebo separati, utilizzati anche per aperitivi, colazioni e drink vari, oppure per appostarsi ad osservare i fiori regolarmente visitati dai tanti colibrì presenti. Infine, una bella piscina rallegra l’azienda e dona conforto nelle ore più calde.
All’alba, la foresta si risveglia e una miriade di uccelli si mette a cantare. Sono specie diverse, ognuna con il proprio suono particolare che a volte riusciamo a distinguere: la melodia ritmata dei tucani, il ronzio dei colibrì, il chiasso di miliardi di cicale ed altri, tantissimi cinguettii, avvertono tutti gli ospiti del nuovo giorno e trasmettono una curiosità irrefrenabile di uscire ad osservarli.
Un lungo percorso nella foresta conduce al mare e nel cammino è facile incontrare tutti gli animali tipici dell’ambiente, come le scimmie, le iguane, i pappagalli, le rane, i bradipi e tante altre specie di uccelli.
Con una guida naturalistica costaricense è possibile intraprendere un altro percorso naturalistico più difficoltoso ed impegnativo di quello che conduce al mare ma estremamente affascinante. Si parte dal “centro visite” e proseguendo lungo il sentiero si giunge salendo nel punto più alto, dove si gode di una splendida vista sull’oceano e sull’immensa distesa forestale. Di tutto quello che abbiamo potuto osservare non dimenticheremo mai i tanti bradipi incontrati, il dolce e placido sguardo di molte mamme con i loro cuccioli abbracciati.
Lungo la costa che va da Quepos al Corcovado, abbiamo alloggiato a Cuna del Angel presso Playa Dominical e al Tabullia vicino al Parco Manuel Antonio. Due alberghi bellissimi, ecologici e immersi nel verde, come quasi tutti i Resort in Costa Rica.
La caratteristica principale che ha contraddistinto Cuna del Angel è stata la cura della ristorazione. Le pietanze proposte, dalla prima colazione alla cena, la gentilezza e la professionalità del personale di servizio si sono rivelati di ottima qualità. La stanza, piccola ma arredata con eleganza e fornita di tutti i confort, era immersa nella jungla ed anche qui venivamo svegliati all’alba dai versi inconfondibili delle scimmie urlatrici, che sembrava stessero molto vicine. Cuna dell’Angel è stato anche un ottimo punto di sosta dal quale abbiamo potuto visitare facilmente numerose località della costa pacifica.
Il Tabullia lo abbiamo scelto per la sua vicinanza al Parco Manuel Antonio che abbiamo visitato due volte. In questo albergo abbiamo trascorso un meraviglioso soggiorno in compagnia di Corrado e della sua famiglia, un italiano che quell’anno era Direttore dell’albergo. Un tempo, l’albergo era conosciuto come il Mirador. Infatti, costruito sul versante di una montagna, un interminabile numero di gradini conduce al punto più elevato, da dove si gode un meraviglioso panorama sulla baia, contornata da promontori rocciosi, sabbia bianca bagnata dalle acque azzurre del pacifico e tanta, tanta foresta.
Borinquen Mountain Resort – Rincon de la Vieja
Il Borinquen a Ricon de la Veja in Costa Rica ha superato ogni nostra aspettativa di accoglienza.
La stanza, posizionata sulla zona più rilevata del resort, offriva una splendida vista sul Golfo del Pappagayo e sulla foresta, dove fumarole e polle di fango ribollenti coloravano di grigio, come nuvole in lontananza, il verde intenso dei boschi.
Si trattava di un piccolo appartamento con giardino, arredato elegantemente, dove lo spazio più vasto era dedicato alla sala da bagno, completa anche di idromassaggio. Non mancavano un piccolo salone con angolo cottura e oltre al giardino, era presente un terrazzo praticamente sospeso nel verde. Soffermarsi a contemplare il panorama dalla grande vetrata che circondava la casa era affascinante e le sorprese non mancavano mai.
I pilotes volavano al tramonto perlustrando la vallata e al mattino, sui rami che sfioravano i nostri spazi, cinguettavano numerose specie di uccelli; le farfalle, onnipresenti in Costa Rica, volteggiavano tra i rami sfoggiando le loro ali variopinte e, mentre giungeva l’oscurità, un immenso mondo di insetti, attratti dalla fioca luce artificiale, pulsava di vita; apparivano numerosi con colori iridescenti e dalle forme stravaganti, falene e coleotteri si appoggiavano alla finestra per mostrare la loro estrosa bellezza.
Poco lontano dalla reception era situata la piscina, un chiosco con funzione di bar-ristorante e l’area dedicata ai fanghi e alle piscine termali con temperature media, calda e caldissima. E’ stata un’esperienza entusiasmante sperimentare l’argilla ancora calda del tepore del vulcano attivo e bagnarsi nelle vasche termali, come fantastico è stato intraprendere l’itinerario nella foresta “dantesca” del Borinquen, tra fumi e nubi di vapore che risalivano verso l’alto in soffici cumuli biancastri, infondendo nell’aria effluvi solforosi.
Selva Verde Lodge – Sarapiqui Rainforest Preservation Area
Tutti i lodge in Costa Rica dove abbiamo soggiornato sono incredibilmente belli, forse perché circondati dalla foresta, immersi nella natura lasciata intatta e libera di esprimersi nella sua stravagante varietà. Il lodge della foresta di Selva Verde rappresenta l’esempio di una struttura ecologica perfettamente integrata nell’ambiente naturale.
Le ampie stanze su palafitte di legno si estendono su di una vasta area di verde, fino a giungere sulla riva del fiume Sarapiqui, che separa l’area del lodge dall’immensità dei boschi.
I tucani appaiono all’improvviso davanti alla nostra stanza, mentre le scimmie sono solite frequentare la zona vicina al ristorante, dove un piccolo stagno, protetto dalla folta chioma di un albero immenso, ospita un microcosmo di rane e insetti.
È in questa Selva che abbiamo scoperto il fascino dei colibrì attratti dagli innumerevoli e splendidi fiori presenti. L’inconfondibile suono, simile al ronzio di un calabrone, ne annuncia la presenza e smettere di guardarli nel loro volo librato è quasi impossibile. Iguane giganti, rane verdi e bianche, scoiattoli, svariate specie di uccelli e molti altri animali, vivono nel lodge a stretto contatto con i turisti. È possibile trascorrere giornate intere ad osservare la bellezza di questo mondo naturale oppure intraprendere escursioni nella foresta accompagnati da guide esperte, anche percorsi notturni alla scoperta di un’affascinante biodiversità nascosta.
Oltre all’ambiente naturalistico di Selva Verde che si mostra così entusiasmante, anche l’architettura della struttura ricettiva risulta semplice ma elegante, piacevole da vivere.
Due sale sono dedicate alla ristorazione e caffè, tè, biscotti sono sempre a disposizione di tutti.
Per raggiungere queste sale dalle abitazioni si percorre una lunga passerella di legno, coperta da tettoia e nel tragitto e importante non dimenticare mai la macchina fotografica poiché gli incontri ravvicinati con ogni sorta di specie animale possono essere tantissimi.
Evergreen Lodge, Pachira Lodge e Cariblue – Tortuguero e Puerto Viejo de Talamanca
Dall’imbarcadero di Pavona inizia il viaggio tra i canali della rigogliosa foresta pluviale del Tortuguero. Abbiamo visitato questo Parco nazionale due volte soggiornando sia all’Evergreen, sia al Pachira lodge.
Le due strutture sono molte simili, nascoste nella jungla e prossime alla riva del canale. Qui, vengono attraccate le imbarcazioni dedicate alle escursioni e mezzo esclusivo per raggiungere il Pueblo, unico centro abitato della zona sulla costa caraibica, con servizi, souvenir, tanta musica ed allegria, in netto contrasto con la tranquillità delle strutture ricettive.
L’Evergreen è un tipico lodge ecologico, organizzato con stanze essenziali, in legno su palafitte immerse nella vegetazione. Ogni alloggio è separato dagli altri e la sensazione è quella di vivere in intimità con quel mondo naturale. Abbasso gli occhi e nell’intrico del sottobosco vedo rane e serpenti; guardo in lontananza e sono i tucani e le oropendule che si mostrano nel loro habitat naturale; osservo i fiori visitati di continuo dai tanti coloratissimi colibrì. Di notte tutto cambia, la pioggia è violenta e costante, tale da infondere un lieve senso di timore e all’alba il risveglio è assicurato dall’incredibile richiamo delle scimmie urlatrici.
Il Pachira lodge è un resort, anch’esso ecologico, più esteso dell’Evergreen. Le stanze sono molto più grandi e non costruite su palafitta, anche se rialzate da terra, ma l’atmosfera che si respira è quella tipica del Tortuguero. Il canale, le imbarcazioni, la foresta pluviale e i suoi abitanti: uccelli, scimmie, caimani, basilischi, rane e tartarughe, l’accoglienza e la gentilezza del servizio che viene offerto, sono gli stessi dell’Evergreen.
Abbiamo alloggiato in questi due Resort a stretto contatto con la vegetazione rigogliosa, con i suoi suoni, i suoi colori e i suoi abitanti. Le sensazioni di bellezza, di forza, di totale esuberanza, di conoscenza acquisite sono state le stesse nelle due avventure. Siamo partiti consapevoli che era stato il Tortuguero a comandare, entrando con potenza nella mente e nell’anima, lasciandoci il ricordo della sua “naturaleza”.
Hotel Savegre – San Gerardo de Dota
A San Gerardo De Dota protagonista è la montagna attraversata dalle limpide ed impetuose acque del fiume Savegre. Il resort, completamente ecologico, è situato in un ampia valle verde circondata dai monti eterni della Cordillera de Talamanca. Gli arredi delle stanze sono in legno ed ognuna è dotata di camino per scaldarsi dal rigido freddo notturno. Uno splendido giardino fiorito attira i colibrì e un sentiero segnalato, il “Sueno de los Aves”, permette agli ospiti di raggiungere la zona più alta della montagna, dove il silenzio è interrotto soltanto dagli innumerevoli richiami degli uccelli. La struttura ricettiva è notevolmente ampia, dotata anche di una Centro Benessere particolarmente accattivante e di un negozietto con souvenir e generi di prima necessità. A separare il lodge dalla strada sono le acque del Savegre, ricco di trote enormi.
La motivazione principale della nostra visita in questo luogo è stata la certezza di poter osservare da vicino lo splendente Quetzal. L’abbiamo visto e fotografato più di una volta provando una grande emozione e poiché le nostre escursioni a caccia del Quetzal, idolo dei Maya, terminavano alle nove di mattina (è un uccello schivo che si nasconde dopo il sorgere del sole), avevamo tutta la giornata per dedicarci alle mille attrattive che offriva il Natural Lodge.
Abbiamo camminato più volte lungo le sponde del fiume fino al tramonto per ascoltare la melodia della foresta, abbiamo percorso sentieri di montagna per riposarci all’ombra di un albero centenario, per sognare ad occhi aperti una natura vera, ancora intatta, e per credere intensamente ai nostri sogni.
Pirate Cove – Corcovado e Baya Drake
Il Corcovado è un vero paradiso di biodiversità. Nel nostro primo viaggio in Costa Rica abbiamo visitato il Parco in una giornata ma, entusiasti di tutto quel mondo integro e selvaggio, abbiamo deciso di tornare e trascorre qualche giorno per assorbire nel modo migliore tutta la forza della natura.
Così, nel viaggio successivo abbiamo alloggiato al Pirate Cove, un piccolo resort situato nella baia Drake, vicino al Pueblo e alle località di entrata del Parco Nazionale: La Sirena e San Pedrillo.
Al Pirate Cove si giunge con la barca che rappresenta il mezzo di trasporto più appropriato per spostarsi in questa zona del Costa Rica, anche se non esistono veri approdi per le imbarcazioni ed è difficile districarsi agevolmente tra alta e bassa marea. Il resort è piccolo, nascosto nel verde, composto da una reception con cucina, un ristorante all’aperto, che fuori dall’orario dei pasti funge da sala-ritrovo per gli ospiti con una piccola libreria e comode poltroncine, una piscina assolata, tre bungalow e quattro stanze molto grandi. Il tutto affaccia sul mare, in un contesto paesaggistico estremamente attraente: la foresta tropicale lussureggiante ricca di fauna intraprendente, una spiaggia bianca lunghissima, deserta e l’Oceano Pacifico caldo, limpido che accoglie, proprio in questo luogo, le acque dolci del canale.
Dopo la colazione, scendevamo direttamente in spiaggia dalla scala in legno e camminare per chilometri sulla sabbia calda, con la foresta accanto e dall’altra parte il mare, ha lasciato in noi sensazioni di vera beatitudine: sembrava non avessimo altri desideri. La nostra stanza era provvista di un grande terrazzo da dove seguivamo la caccia di giovani falchi inesperti mentre coppie di Ara macao, volteggiando nel cielo, emettevano il tipico verso dei pappagalli; intanto gli aironi pescavano tra scogli e sassi all’arrivo della bassa marea. Molti uccelli bellissimi, di notevole rilevanza scientifica, come il Trogone (parente stretto del Quetzal), venivano a posarsi sui rami degli alberi prossimi alle nostre finestre: non potevamo mai abbandonare la macchina fotografica! Torneremo al Corcovado e alloggeremo al Pirate Cove, per provare ancora sensazioni ed emozioni così particolari.
Hotel Tamarindo Diria Beach Resort – Tamarindo
Tamarindo è frequentato soprattutto dagli amanti del Surf e delle sue origini di piccolo paese di pescatori è rimasto ormai solo il ricordo. E’ una località particolare senza alcuna attrattiva culturale o artistica ma con una lunga spiaggia di sabbia scura vulcanica, lambita dalle acque calde del Pacifico e dalla foresta tropicale.
Abbiamo alloggiato al Diria, un hotel grandissimo, elegante e ben organizzato, separato in due zone dalla strada principale, l’unica del paese, dove si alternano alberghi, negozi e case in un pittoresco insieme di stili e colori diversi. Il grande giardino che separava la nostra stanza dalla piscina era frequentato sia dagli ospiti dell’albergo sia dalla fauna locale, come iguane, scoiattoli, colibri’, tucani e pappagalli, affatto intimoriti dalla presenza dei turisti.
Una gran confusione di gente, traffico, musica e allegria animava Tamarindo di giorno e di notte e bastava attraversare la strada per ritrovarsi nell’altra zona del Diria, con un’altra piscina, la reception il ristorante e la spiaggia, dove in uno spettacolo continuo si affollavano barche, surfisti, atleti improvvisati, bagnanti, chitarristi solitari e venditori ambulanti. Una tipica località di mare dove in piena libertà ognuno si esprimeva nelle proprie attività preferite ma a pochi passi da quel coacervo di scene, era possibile godere di pace e di natura nel Parco Las Baulas, che protegge migliaia di ettari di foresta tropicale.