Il canto dei Lemuri
Lemuri, con questo nome gli antichi romani identificavano le anime dei morti e nei giorni 9, 11, e 13 di maggio celebravano la festa notturna delle Lemuria che aveva lo scopo di placare i lemuri, le anime vaganti dei defunti e tenerle lontane dalle case. In Madagascar tutti i lemuri sono endemici, cioè esclusivi di quest’isola. Infatti, la “Grande Terra” è stata teatro del fenomeno evolutivo dell’isolamento geografico.
In passato, i progenitori delle proscimmie malgasce hanno potuto evolversi con tranquillità, senza competizione con altre scimmie e con pochissimi predatori. Ciò ha dato vita nei millenni ad una “radiazione adattativa” con molte linee evolutive diverse a partire da un numero ridotto di capostipiti.
Così, le proscimmie hanno imparato a sfruttare tutte le risorse alimentari dell’isola, adottando diversi stili di vita. Esistono specie arboricole e terricole, diurne e notturne, piccole e grandi, agili e lente, con coda lunga o senza coda, adattate a mangiare diverse specie di frutti e di insetti.
Gli splendidi lemuri Catta, caratterizzati da una lunga coda a larghe strisce bianche e nere che usano come bandiera per radunare i membri del gruppo, appartengono ad una specie diurna con abitudini sociali. Gli Indri, invece, sono l’unica specie canora di lemure.
Una leggenda malgascia narra questa storia fantastica: moltissimi anni fa, due fratelli vivevano insieme nella foresta in Madagascar ma, un giorno, uno dei due, stanco di quel tipo di vita, decise di partire per andare a coltivare la terra in un luogo lontano, diventando così il primo essere umano. L’altro fratello rimasto nella foresta divenne, invece, il primo Indri e, sconsolato per la perdita e per la solitudine, iniziò a cantare.
L’indri possiede una morbida pelliccia bicolore e penetranti occhi giallo-verdi, rappresenta, inoltre, la specie di lemure più grande e l’unica che canta. Melodie affascinanti che i giovani maschi “cantando fuori dal coro” utilizzano per farsi notare maggiormente. Si tratta di suoni articolati, modulati ad arte per comunicare sentimenti ed intenzioni. Con vocalizzi, i maschi difendono il territorio e la propria compagna e, in certi casi, intraprendono vere lotte canore con gruppi rivali. Il canto diviene, così, un elemento fondamentale nel comportamento della specie.
Abbiamo osservato e fotografato moltissimi lemuri in Madagascar, alcuni più esuberanti e temerari, poichè abituato ai turisti, altri più diffidenti che vivono nelle foreste protette, dove è proibito avvicinarli. Tutti bellissimi, con occhi tondi, grandi, dallo sguardo intenso che dolcemente esprime tenerezza e curiosità.
Vedi anche Maki Maki, da Tabù a Mito