A Grafit, amico cane
Definirlo un cane non sembra rendergli giustizia, anche se aveva quattro zampe, una coda e abbaiava. Ma per quelli che lo conoscevano bene, era un perfetto gentiluomo.
(Hermione Gingold)
Strana la vita: quando Grafit era con noi, rispondevamo infastiditi alla sua continua richiesta d’attenzione. Ora che non c’è più, abbiamo un bisogno disperato di sentire ancora il suo abbaiare.
Dopo quasi sei anni di stretta convivenza Grafit ha raggiunto il Paradiso dei cani, colpito da una malattia fulminante e a noi, poveri umani, non resta che cercare di colmare il vuoto immenso e un senso di profondo smarrimento che ha lasciato.
Grafit bellissimo, prepotente, esigente e dolcissimo ostentava la sua allegria e la sua gioia di vivere in ogni istante.
Incontrare la sua anima è stato meraviglioso, è nato un legame d’amore importante: era un figlio o un amico sempre presente, ha imparato a capirci, a consolarci, a comunicare i suoi sentimenti.
Ora che non c’è più un senso di abbandono forte e potente ci pervade. Il nostro dolce amore peloso a quattro zampe ha portato con sé un prezioso frammento del nostro cuore e la sua silenziosa presenza diviene ora rumorosa, dolorosa, penetrante. La casa sembra immobile.
E non bastano lacrime di commozione e di dolore, non serve negare la nostra sofferenza e soffocarla ora, amico cane, vivi nei nostri cuori, sei ancora più vicino di prima.
Grazie per aver condiviso la tua breve vita con noi, grazie per tutti gli insegnamenti che hai potuto donarci, per tutti i tuoi silenzi eloquenti, per la tua presenza sempre attenta e premurosa. Grazie per il tuo sguardo sempre pronto ad accoglierci, a capirci, a vederci dentro.
Non verrai più quando ti chiameremo, non ci porterai più la tua palletta preferita, non condividerai più con noi i tuoi pensieri silenziosi. E i nostri occhi sono pieni di lacrime.
Corri Grafit, corri felice tra i prati del cielo, in quel Paradiso dedicato ai cani dove siamo sicuri che nuovamente ci incontreremo.