Il Mar Rosso, stretto e profondo, è un corridoio di acque meravigliose che unisce il Mediterraneo all’Oceano Indiano, inabissandosi quasi a 3000 metri nella zona centrale e sprofondando a 600 – 800 metri in molte aree prossime alla barriera corallina, una parete d’acqua dove si può nuotare spingendosi lungo la zona esterna del reef. Diversamente, all’estremità settentrionale, in prossimità del Golfo di Suez, e a sud, in corrispondenza dello stretto di Bab el Mandab, le profondità sono assai modeste non superando i 100 metri. Un mare chiuso, quindi, con una ricchissima biodiversità faunistica che può vantare il 20% di specie endemiche. Oltre a Berenice, protagonista delle nostre immagini ed emozioni vissute nel Mar Rosso, esistono numerose località che meritano di essere visitate. Sharm-el-Sheik, un piccolo villaggio di pescatori, è ormai divenuta una località ricca di alberghi, presa d’assalto da turisti provenienti da ogni parte del mondo. A causa della continua espansione urbanistica, per salvaguardare il fragile e delicato ecosistema della barriera corallina, è stato istituito il parco marino di Ras Mohammad. Anche Hurghada, lungo la costa egiziana, ha subito la stessa sorte di Sharm, ma l’eccessiva costruzione di strutture ricettiva non ha ancora danneggiato i fondali, che rimangono straordinariamente ricchi e molto belli. Più a sud, inizia l’altro Mar Rosso, quasi privo di infrastrutture e coste incontaminate e semi deserte.
Ma nel Mar Rosso non si affaccia soltanto l’Egitto. Il Golfo di Aqaba, tra Israele e Giordania è caratterizzato da acque profonde oltre 1500 metri, con coste sabbiose e madrepore sempre più rigogliose via, via, che si prosegue verso sud, mentre la penisola del Sinai annovera le aree marine considerate tra le più belle di tutto il Mar Rosso. Inoltre, lungo la fascia costiera dell’Eritrea, di fronte a Massaua, le isole Dahlak, oltre 300 atolli dalle straordinarie architetture di corallo, sono ricche di fascino e di magia, aride piattaforme di madrepora e sabbia emerse dal blu del Mar Rosso. Tra queste isole della pace, l’unica atipica è l’isola di Dissei, di origine vulcanica, che mostra una morfologia montuosa. Dirupata e selvaggia, ospita un piccolo villaggio abitato da qualche centinaio di persone.