Coste morbide e sabbiose, scogliere dirupate, promontori rocciosi bagnati da un mare cristallino ricco di biodiversità, caratterizzano la terra salentina, protesa ad Oriente tra il mare Adriatico e lo Ionio.

Le infinite suggestioni di stupore e meraviglia che suscita il litorale si uniscono ai tanti borghi scolpiti nella pietra, gioielli di un barocco estroverso e leggero. Paesi fiabeschi, come Alberobello dove i trulli, protagonisti indiscussi del paesaggio costruito, risplendono della luce del Sud. Distese infinite di ulivi centenari che suscitano emozione, storia, natura e una tradizione enogastronomica ricca di sapori e di fantasia.

Polignano, la nostra prima meta, è un piccolo borgo antico che sorge su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare Adriatico. In questo ridente paese, la cui economia è basata essenzialmente sul turismo, abbiamo potuto ammirare il paesaggio naturalistico ricco di verde, di grotte marine, di scogliere a picco sul mare dove trova rifugio il Gabbiano corso. Ma l’emozione più grande è stata attraversare il ponte della Via Traiana che apre la vista alla spettacolare, piccola spiaggia denominata Lama Monachile, un luogo simbolo di Polignano a mare.

Da Polignano abbiamo raggiunto il paese di Castellana per visitare lo straordinario tripudio delle rocce calcaree che hanno originato le sue meravigliose grotte.

Si tratta di un complesso di cavità sotterranee di origine carsica, trai più spettacolari d’Italia, situate a circa1,5 chilometri dall’abitato di Castellana Grotte.

Le grotte si sviluppano per una lunghezza di 3348 metri e raggiungono una profondità massima di 122 metri dalla superficie. Su un altopiano calcareo – a 330 m s.l.m. – circa 100 milioni di anni fa iniziò l’inesorabile, continuo lavorio di erosione delle rocce ad opera dell’acqua che, col passare di milioni di anni, ha creato una inesauribile fantasia di forme carsiche bellissime quali stalattiti, stalagmiti, caverne, canyon, profondi abissi, concrezioni dalle forme peculiari e dai colori sorprendenti. La visita guidata si snoda per 3 chilometri in uno scenario stupefacente che stimola la fantasia di chiunque le voglia ammirare. Un ambiente unico nel suo genere, una peculiarità naturalistica d’ammirare, tra le più sorprendenti di una Puglia meravigliosa.

Oltre a Polignano, adagiati nella Valle D’Ittria sorgono i paesi di Locorotondo e Alberello.

La principale peculiarità della valle sono i trulli, particolari ed esclusive abitazioni in pietra a forma di cono. Tipiche, inoltre, sono le masserie ed il paesaggio rurale nel suo complesso, caratterizzato dai muri a secco realizzati con la pietra locale e dalla terra tinta di rosso acceso come il colore del sud della Puglia.

Locorotondo, il cui toponimo richiama la caratteristica forma del centro storico, appare come un insieme di piccole case bianche disposte su anelli concentrici. E’ uno dei borghi più antichi e tipici della Puglia, ricco di testimonianze archeologiche che indicano le sue origini al III millennio a.C. Nei secoli si svilupparono contrade, frazioni e piccole comunità agricole attorno alle abitazioni come i Trulli, le Masserie, le chiese, i piazzali disseminati nelle campagne circostanti. A sua volta il territorio ricco di verde da vita a coltivazioni sterminate di vigneti, uliveti, cereali e frutteti i cui confini son definiti da macchie boscose. Nel complesso, questo piccolo paese, ed il suo territorio incantano di bellezza, storia e cultura.

Ad Alberello sono soltanto trulli, tipiche costruzioni rurali con il tetto a cupola che si innalza oltre i 5 metri di altezza. Originariamente i trulli venivano utilizzati per la vinificazione delle uve e la raccolta del mosto. Oggi, camminando per i vicoli  del borgo, appaiono raggruppati o singoli, grandi e piccoli, un’insieme di coni bianchi decorati: sono case e negozi, botteghe d’arte e ristoranti, tutti simili tra loro che creano un paese fiabesco, quasi irreale.

Pescoluse: le Maldive del Salento

Lungo un tratto di costa salentina che si estende per circa 7 chilometri tra Torre Palo e Torre Vado, in provincia di Lecce, il litorale pugliese si mostra come un paradiso tropicale: sabbia chiara quasi bianca, acqua celeste e trasparente, bassi fondali e morbide dune.

Un paesaggio costiero ed un mare dalle mille sfumature che nulla hanno da invidiare a quello delle Maldive se non per la temperatura dell’acqua che a Giugno era veramente fredda, ma talmente bella ed attraente da rendere impossibile non bagnarsi.

Gallipoli, “città bella”

L’antico abitato di questa ridente cittadina sorge su un isolotto calcareo. Le case bianche dai tetti a terrazza, protese sui riflessi delle acque dello Ionio, lasciano spazio ai gioielli barocchi che affacciano su piccole piazze decorate e luminose. L’espansione moderna del paesaggio costruito contrasta fortemente con il cuore antico di Gallipoli, ricco di atmosfere mediterranee e di sapori dell’oriente, variegato dai colori del paesaggio marino che adorna il litorale di spiagge morbide e promontori rocciosi.

Da queste immagini riportate e dalle brevi suggestioni descritte, speriamo emerga il piacere trascorso durante il nostro viaggio in Puglia. La bellezza del mare e delle spiagge, lo stupore per l’arte e la storia raccolte nei borghi dall’atmosfera allegra, il delizioso incontro con i sapori e il gusto della cucina tradizionale hanno accompagnato le nostre escursioni, abbracciati in ogni momento dal calore e dalla simpatia degli abitanti di questa terra pugliese, bellissima.