Immagini ed Emozioni
Tutte le fotografie scattate durante i nostri viaggi, che raffigurano paesaggi, imitano la natura, un insieme naturalistico talmente entusiasmante che, riguardandole, nasce in noi il desiderio di entrarci dentro per rivivere quei momenti incantati, ricchi di emozioni.
In Madagascar, l’aria umida e nuvolosa lasciava sempre un piccolo spiraglio al sole di giorno e alla luna di notte, che illuminavano quella coltre lussureggiante di verde, che caratterizza il paese. Quest’ultima terra è quasi inviolata, dove ancora i cosiddetti miglioramenti dell’uomo come la costruzione di case o l’abbattimento di foreste e alberi secolari, non sono arrivati, dove profumi e colori si confondono, dove suoni e allegria dei malgasci ballano insieme, dove sole, vento e mare accarezzano gli esseri umani.
In Costa Rica, sdraiati in riva all’Oceano ci facevamo cullare dai nostri pensieri, scanditi dal suono delle onde mentre una brezza leggera sembrava quasi sollevarci da terra per portarci lontano. Qui è la sensazione di un’estate continua, di una rilassatezza dell’anima, che porta gli occhi a riempirsi d’emozione di fronte alle sterminate foreste che hanno voglia di gettarsi nel blu del mare.
Nei giorni assolati e silenti, all’ombra delle palme sulle spiagge immacolate, si ascoltano ancora i suoni di un mondo naturale, raffigurato davanti agli occhi.
A Berenice nel Mar Rosso, c’era gioia nel deserto inesplorato, c’era estasi sulla spiaggia solitaria; c’era vita dove nessuno arriva nelle acque più profonde; c’era musica nel suo fragore e, immersi nello straordinario mondo della barriera corallina, cresceva dentro di noi sempre più amore per la natura.
Alle Maldive, la consapevolezza dell’esistenza di questi frammenti di terra, isole di natura, di paesaggi idilliaci, come propaggini all’orizzonte di un mondo che fu, rende la malinconia più tenue, aggiunge al cuore una passione sconfinata, illumina il viso di un tenero e grato sorriso.
Ogni cosa che potevamo immaginare era già stata creata dalla natura.
Alle Seychelles abbiamo trascorso giorni indimenticabili tra i graniti rosa che formano la spiaggia Anse Source d’Argent, a La Digue. Non c’era nulla di più bello e più grande di quelle improbabili geometrie rocciose, create dall’intreccio casuale dell’azione erosiva del mare e del vento. Dal granello dorato di sabbia alle stelle del cielo, c’era tale pace profonda e tale immenso splendore da desiderare soltanto quello.
Guardavamo gli alberi, gli uccelli, le nuvole e le stelle e vedevamo l’esistenza intera ricolma di gioia. C’era felicità negli alberi, nei fiori, senza alcuna ragione.
Ogni filo d’erba sembrava contenere un tesoro dedicato alla meraviglia, al silenzio e alla pace. Tutto ciò che avevamo letto sui libri lo trovavamo nei boschi; gli alberi e le pietre ci stavano insegnando ciò che non avremmo mai potuto imparare diversamente.
Quando sentivamo il flebile lamento della natura che all’alba si risveglia, le nostre ansie ci abbandonavano ed eravamo felici.
Tutte le nostre esperienze di viaggio sono state pervase da intense emozioni. Ogni volta che il peso della nostra complessa e “avventurosa” vita cittadina ci rende nervosi e intorpidisce la mente, cerchiamo sollievo nella natura.