I borghi medievali del Lazio
di Fiorella Macchia
Il Lazio, territorio dove arte, storia e bellezza, archeologia e cultura si fondono, può essere considerata una regione speciale che “parla” attraverso i suoi borghi medievali; i borghi, vero patrimonio regionale, oltre alle specifiche identità hanno un plusvalore di marketing. Il Lazio minore, quello a volte più sconosciuto e nascosto, rappresenta al meglio il dipanarsi della storia millenaria che ha lasciato i suoi segni indelebili soprattutto in questi luoghi rimasti emarginati dallo sviluppo e dalla modernità a tutti i costi; dal reatino alla Ciociaria è una realtà presente in tutte le province del Lazio; la rivalutazione dei piccoli centri in chiave di riscoperta dei “tesori nascosti” attraverso percorsi archeologici, artistici ed enogastronomici è un mezzo prezioso offerto al viaggiatore in cerca di percorsi alternativi. Da sempre i popoli si stabilivano sui luoghi alti di montagna o di collina, perché le pianure erano spesso paludose o attraversate da violente soldatesche: stanziarsi in alto significava una vita difficile ma sicura. Quando il vivere divenne meno pericoloso i paesi nel tempo spostarono in fuori il muro di cinta per sviluppare al suo interno il borgo: per esempio borghi a spirale o a spina di pesce; infatti la loro struttura rivela la vita sociale e la ricchezza del territorio di un tempo. I borghi sono molto spesso veri e propri musei, luoghi incantati, paesaggi affascinanti con case ammassate senza soluzione di continuità, distesi su dorsali allungate, o appollaiati su cocuzzoli, o disposti su sproni affacciati a picco su due torrenti che confluiscono ai piedi dello sprone, questi frequenti soprattutto nella Tuscia Romana. L’agglomerato quasi sempre compatto ha una pianta semplice con una o due vie mediane longitudinali attraversate da più strette vie trasversali, ad una estremità la piazza grande con la chiesa e il municipio. Sulla via longitudinale le case abitate da professionisti e commercianti con le botteghe al piano terreno.
Durante il Medioevo, attorno alle rocche e alle fortezze dei signorotti locali crebbero villaggi e piccoli agglomerati urbani, nuclei dell’esistenza quotidiana del contado e centri vitali di scambi, lavoro e commerci. Più rari sono i centri di fondovalle, evitati soprattutto per il regime irregolare dei fiumi soggetti a piene pericolose. Borghi che possono dirsi di conca si hanno nel Lazio settentrionale al confine con l’Abruzzo, sono in genere piccoli e disposti su piccole eminenze. Ogni borgo con la sua unicità e il suo fascino racconta una storia particolare fatta di leggende, feste, usanze e tradizioni.
I borghi medievali del Lazio sono quindi la nostra storica ricchezza, testimonianza per chi voglia spostarsi alla ricerca di ambienti, usanze e monumenti per dare una valenza culturale al suo avvicinarsi al territorio.